Vediamo nel dettaglio quali sono le possibili cause del mal di denti in gravidanza e i relativi rimedi per curarlo
Se il mal di denti si manifesta nel corso della gravidanza può essere indicatore di infezioni o di altri fattori meno gravi e più facilmente risolvibili con qualche accorgimento e una attenzione particolare all’igiene della bocca.
Cause del mal di denti in gravidanza
- IPERSENSIBILITÀ DEI DENTI
Si manifesta con un dolore fitto a uno o più denti quando si mangia o beve qualcosa di troppo caldo o freddo, o usando lo spazzolino.
Le nausee mattutine con gli episodi di vomito che talvolta caratterizzano soprattutto il primo trimestre di gravidanza aumentano l’acidità della bocca e possono causare una demineralizzazione dei denti, provocando maggiore sensibilità e un maggior rischio di carie.
Cosa fare?
Si consiglia in questi casi di lavare i denti con acqua tiepida, sciacquare la bocca con un collutorio al fluoro e di evitare bevande o cibi troppo acidi o zuccherati, come ad esempio bibite gassate e agrumi.
2. CARIE
Rappresenta una delle più comuni malattie degenerative dei denti, causata dall’azione dei batteri presenti nella nostra bocca.
Gli acidi prodotti dai batteri intaccano lo smalto che è la parte più esterna del dente e col tempo la carie riesce a distruggerlo penetrando nella dentina fino a raggiungere la polpa del dente, dove si trovano vasi sanguigni e terminazioni nervose.
A questo punto possono comparire i primi sintomi di mal di denti e se non curata nell’immediato la carie progredisce fino a causare ascessi, granulomi o cisti.
Le future mamme devono prestare particolare attenzione all’insorgere di nuove carie o al peggioramento di situazioni pregresse poiché le alterazioni ormonali rendono il suo organismo più vulnerabile e causare maggiore acidità nella bocca che è all’origine della proliferazione dei batteri. Anche l’assorbimento del calcio da parte del feto può aumentare il rischio di indebolimento dello smalto dei denti rendendoli più esposti a carie e infiammazioni.
Cosa fare?
Fondamentale sarà la prevenzione attraverso una scrupolosa igiene orale ma anche avendo un occhio più attento sull’alimentazione. Spesso infatti si parla di “voglie” in gravidanza, con riferimento a cibi anche calorici e pieni di zuccheri. Va bene appagare il palato e concederci qualche coccola in più quando si aspetta un bebè, ma altrettanto giusto sarebbe, per il proprio benessere e per quello del bambino, non eccedere e ricordarsi di lavare più frequentemente i denti dopo aver mangiato dolci.
La cura della carie dipende da quanto il dente risulterà danneggiato, ma è sempre opportuno rivolgersi allo specialista.
Se in stadio iniziale, si procede a una pulizia e a successiva otturazione riempiendo la cavità con appositi materiali. Se in stadio avanzato, in presenza di pulpiti o granulomi, la soluzione sarà asportare la polpa del dente colpito e procedere alla devitalizzazione. In casi più gravi, se non fosse sufficiente la devitalizzazione, bisognerà estrarre il dente per poi sostituirlo con eventuale impianto.
3. GENGIVITI
Come già detto, in gravidanza la bocca è maggiormente esposta alle infezioni batteriche per via delle modificazioni ormonali. Questo, insieme al calo di difese immunitarie e alla tendenza a nausea e vomito (iperemesi gravidica), può predisporre le gengive ad uno stato infiammatorio. Infatti, le donne in dolce attesa , non di rado lamentano disturbi associati alle gengive come gonfiore, arrossamento, dolore e anche sanguinamento.
Ciò avviene più frequentemente nel terzo trimestre di gravidanza, ma può iniziare a manifestarsi già dal secondo mese e prende il nome di gengivite gravidica.
Per quanto riguarda i rischi in gravidanza , diversi studi hanno dimostrato l’associazione tra gengivite in gravidanza e parti pre-termine o basso peso alla nascita.
Inoltre, se non trattata adeguatamente la gengivite può degenerare in parodontite e causare la perdita dei denti.
Cosa fare?
Per combattere la gengivite è necessario spazzolare i denti correttamente (muovendo lo spazzolino dalla gengiva al dente) e a lungo per eliminare i batteri responsabili della placca e senza esercitare troppa pressione sulle gengive. Lo spazzolino elettrico può aiutare in questo, se invece le gengive sono già infiammate potrebbe essere indicato anche uno spazzolino a setole morbide.
L’uso di un buon collutorio è importante per completare la pulizia della bocca. Meglio scegliere tra quelli privi di alcool per dare maggior sollievo alle gengive infiammate.
Infine, una dieta ricca di vitamine e calcio, già indicata per la donna in gravidanza, può essere un ottimo metodo per contrastare la gengivite in maniera naturale.
In particolare, sono da preferire cibi ricchi di:
- Vitamina C per aumentare le difese immunitarie (fragole, kiwi, agrumi)
- Omega 3 per un’azione antinfiammatoria (pesce e frutta secca)
- Coenzima Q10 per prevenire l’infiammazione (cereali integrali e noci)
4. PARODONTITI
Le gengiviti se trascurate possono sfociare in parodontiti, infezioni croniche e irreversibili. Sono più problematiche in quanto possono causare la mobilità e la successiva perdita dei denti.
I sintomi della parodontite sono gonfiore, sanguinamento, alito cattivo, abbassamento delle gengive e spostamento dei denti.
Un fattore di rischio comune è il fumo, per cui molto importante in caso si soffra di problemi alle gengive è smettere di fumare o almeno ridurre al minimo l’uso di sigarette. Questo in caso di gravidanza dovrebbe essere la prassi per non arrecare problemi allo sviluppo del feto.
Ma come già detto ampiamente, in gravidanza la donna subisce grandi mutamenti fisiologici ed è quindi anche più esposta alle infezioni batteriche a danno dei denti.
Cosa fare?
La parola d’ordine è in questi casi “prevenzione”: una rigorosa igiene orale con filo interdentale e dentifrici specifici se già si soffre di problemi gengivali, oltre a visite di controllo regolari dal dentista.
5. ASCESSO DENTALE
Si tratta di un’infezione batterica che può essere causata da una carie trascurata, da un dente scheggiato, da una devitalizzazione eseguita non alla perfezione, da una patologia delle gengive o altro ancora. L’ascesso si manifesta come accumulo di pus tra gengiva e dente e può provocare un dolore molto intenso ed esteso ai denti vicini, gonfiore alla guancia e talvolta febbre.
Il rischio è che in alcuni casi rari l’infezione, se non curata adeguatamente, si possa estendere anche ad altre parti del corpo. Da qui si intuisce anche l’importanza di curare tempestivamente l’ascesso se si verifica nel corso della gravidanza.
Cosa fare?
Solitamente si ricorre al trattamento antibiotico, ma non tutti i farmaci comunemente usati per curare l’ascesso possono essere applicabili alla futura mamma. Anche gli antinfiammatori utili per placare momentaneamente il dolore sono quasi sempre controindicati in gravidanza. Si può pertanto ricorrere a qualche rimedio naturale, come l’applicazione del ghiaccio esternamente alla guancia gonfia per ridurre l’infiammazione.
Il passo da compiere, in ogni caso, è quello di consultare il dentista per accertare la gravità dell’infezione. Dopodiché sarà necessario contattare il ginecologo che potrà prescrivere cicli di antibiotici a breve durata compatibili con il feto.
Infine, l’odontoiatra dovrà procedere a risolvere la causa dell’ascesso, talvolta mediante l’estrazione del dente.
Se la tua paura è quella di sottoporti all’anestesia, non preoccuparti: l’anestesia si può fare con tutta tranquillità durante la gravidanza, essendo di tipo esclusivamente locale e venendo eliminata dal nostro organismo in tempi brevi.
Scoprirai che si possono fare tantissime cure dal dentista in gravidanza, l’importante è scegliere il trimestre più adatto.
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